Biografia

Dottor GIORGIO FIPPI
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Giorgio Fippi, dottore in Medicina e Chirurgia nasce a Roma nel 1946 da madre insegnante di canto lirico e pianoforte e da padre appartenente alla pubblica sicurezza, presto si  interessa di elettronica, telecomunicazioni.

Appassionato di materie scientifiche fin dall'infanzia, inizia esperimenti di elettronica e s’interessa all’elettromagnetismo e alla medicina. Studente di liceo scientifico, consegue la patente di radioamatore e con i fratelli inizia a progettare e costruire dispositivi elettromagnetici radio-televisivi e apparati LASER. Progetta apparecchiature elettroniche pubblicate su riviste del settore per appassionati di elettronica e telecomunicazioni. Durante gli studi universitari presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma, si dedica alla realizzazione di apparecchiature innovative per diagnostica e terapia. Fornisce assistenza tecnica ad aziende del settore elettromedicale nonché alle cliniche Universitarie che frequentava da interno.
Si laurea in Medicina e Chirurgia discutendo, dopo accurati studi sui Potenziali Evocati, una tesi di Medicina Elettronica sull'uso in clinica del
Biofeedback ed in particolare su un Biofeedback da lui progettato e costruito, avendo come relatore il Prof. Mario Giacovazzo presidente di commissione agli esami di Stato in Medicina e Chirurgia. Si dedica alla semplificazione degli interventi di chirurgia dermatologica e inizia la progettazione e la realizzazione di apparecchiature laser e a radiofrequenza, idonee all'elettro-laser-chirurgia. Seguendo gli studi presso la clinica che si interessava dei potenziali evocati diretta dal prof. Giacovazzo approfondiva e riusciva a mettere in pratica le esperienze pregresse, raggiungendo così un bagaglio culturale sempre più “particolare” e sempre molto interessanti per i futuri sviluppi.

Molte sue esperienze sono state anche pubblicate sulle riviste del settore e si dedicava anche alla progettazione di circuiti per apparecchiature di laboratorio. Intanto la preparazione universitaria in medicina veniva sempre unita alle conoscenze nel campo di circuiti elettronici.
Esperto in Compatibilità Elettromagnetiche frequenta i congressi tenuti presso la Facoltà di Ingegneria e segue i docenti delle discipline correlate all’elettromagnetismo arricchendo il proprio laboratorio di strumenti specifici quali gli analizzatori di spettro e i rivelatori di campi E.M. di sua progettazione.

Da sempre quindi interessato di elettronica e di medicina era naturale studiare tutti i possibili campi di applicazione dell’elettronica in campo medico. Fin da giovanissimo interessato di elettronica e da solo e senza alcun aiuto produceva circuiti in ambito elettromagnetico quando ancora la radiofrequenza era quasi sconosciuta e utilizzata solo nel campo specifico della comunicazione a distanza. Si dedica così allo studio di circuiti sempre più elaborati e particolari fino alla possibilità di mettere in relazione onde di diversa lunghezza miscelandole tra loro da utilizzare nella terapia medica e nella fisioterapia.
In pochi anni era passato dall’utilizzo dei componenti discreti tradizionali quali valvole e transistors ai più innovativi FET e MOSFET spingendosi fino alle tecniche digitali ed alla LSI (Large-Scale Integration) dei circuiti integrati ed andando oltre con la grande evoluzione portata dai microcircuiti realizzati con microprocessori.

Grazie all'esperienza acquisita, per superare i limiti che presentavano laser e radio bisturi, progetta apparecchiature in grado di sublimare o realizzare delle aree di sublimazione dei tessuti viventi.
Queste apparecchiature, grazie ai gas ionizzati dell'aria (plasma) e ai flussi di elettroni convogliati, sono risultate idonee a eseguire un gran numero d’interventi prima impensabili e privi di rischi per il paziente.
Intanto ampliava e costruiva prototipi di laser, di scintillatori e di circuiti elettronici fuori dal comune. Si dedicava a come modulare energie elettriche mediante circuiti da lui progettati lavorando sui tempi di emissione delle energie. Capiva che con l’applicazione in campo medico e soprattutto per una azione superficiale sulla pelle di queste energie si potevano ottenere risultati del tutto inaspettati.
In particolare la sua passione per circuiti emettitori di onde e per circuiti basati su emissioni di energia, dopo moltissimi anni di ricerca personale e di prove sulla progettazione di adeguati circuiti, è giunto alla progettazione di alcuni apparecchi medicali.

È un campo, quello dell’elettronica applicata alla medicina, che per Giorgio Fippi è sempre stata fonte di soddisfazioni mentali e culturali in senso ampio anche perché poteva affermare di conoscere i limiti e i possibili errori di applicazione delle apparecchiature mediche. E’ stato in grado di definire i limiti di applicazione e le diversità delle tecniche di costruzione di strumenti come Laser (nelle diverse tipologie), radiofrequenze, radio bisturi, magnetoterapie, e tutto ciò che si presta alla terapia medica.

Nel suo ruolo di docente universitario nei Master infatti spiegava il corretto utilizzo delle diverse apparecchiature a disposizione del medico nelle diversità patologiche come ad esempio quelle della pelle. Ha sempre quindi definito i limiti operativi degli strumenti e viceversa il loro migliore utilizzo per ottenere il successo dell’intervento, i medici così potevano affinare il giusto abbinamento tra patologia diagnosticata e lo strumento più idoneo alla sua cura.

La sua esperienza in questo campo si è arricchita durante i suoi studi universitari e per questo motivo è sempre stato grato a tutti i professori, docenti ed esperti universitari che in vari ambiti e facoltà gli hanno permesso di acquisire dati e nozioni utili, oppure quando poteva avere conferme dagli stessi su quanto già da lui ipotizzato e sperimentato. Tutto è servito per sviluppare, nel campo di applicazione dell’elettronica in medicina, sistemi del tutto innovativi e suscettibili ancora di ulteriori sviluppi, secondo quanto da lui stesso ipotizzato.

Non è certo recente l’applicazione dell’elettronica nella medicina, pur con alterni successi e storicamente ha conosciuto periodi di scarso interesse con altri più proficui, seguendo le possibilità tecnologiche del momento. Mai come ora i traguardi sembrano più spettacolari e le aspettative da parte delle persone sia medici sia pazienti potrebbero essere soddisfatte da una tecnologia precisa e minimale come peso e strutture.

Nel 1986 sperimenta la “nano chirurgia dermatologica” con la quale, per la prima volta in assoluto si riesce ad accorciare i tessuti viventi mediante punti di sublimazione oppure di nano-combustione. Inoltre progetta un manipolo particolare che, avvicinato a un ago con il quale si intrecciano le fibre dermiche, permette di ottenere un aumento del volume di labbra e zigomi e di sollevare i tessuti rilassati senza dover iniettare sostanze estranee.
La pelle quindi si può accorciare oppure allungare agendo sulle sue strutture superficiali e le applicazioni in campo estetico delle apparecchiature prima descritte erano effettivamente straordinarie. Non solo: sfruttando le azioni delle correnti sinergiche era possibile potenziare invece le strutture proprie della pelle ottenendo sistemazioni volumetriche con le sole strutture interne e senza quindi introduzione di materiale esterno, cioè “eterologo” oppure “non self”.
L’insieme delle sue indicazioni porta al “Metodo Fippi” che fornisce ai medici le procedure per ottenere risultati ottimali per i pazienti.

Ha fondato la S.I.M.E.C.N.A. (Società Italiana Medicina Estetica Chirurgia Nano Ablativa), società senza fini di lucro per propagandare le sue metodiche e i suoi protocolli terapeutici.

Ha ricoperto il ruolo di docente di “Elettrologia” ed “Elettrologia medica” nei Master di importanti delle Università e delle Scuole Mediche sia in Italia sia all'estero.

Ha ricoperto il ruolo di docente di Chirurgia Ambulatoriale e del "Metodo Fippi" nei Master di importanti Università nazionali e nelle Scuole Mediche sia in Italia sia all'estero.

E’ stato autore di numerose pubblicazioni scientifiche a livello universitario e su riviste del settore.


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