METODO FIPPI 
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    MACCHIE CHIARE DELLA PELLE E  MACCHIE SCURE SUL VISO E MANI
    Tutti gli interventi di Chirurgia non Ablativa non sono dolorosi, non sanguinano, non richiedono punti o cerotti.

                        Appena terminato il trattamento si riprende immediatamente la propria attività.

    macchie cutanee DISCROMIE CUTANEE - QUALCOSA DI NUOVO
    Il grosso capitolo delle macchie cutanee e delle discromie e quello che meglio fa apprezzare la Chirurgia Nano Ablativa per sublimazione dei tessuti epidermici operata dal plasma ( gas ionizzati dell'aria) e realizzata grazie alle apparecchiature per la chirurgia al plasma.
    La tecnica da eseguire è quella "Spray" in quanto se operassimo a con la tecnica "Spot" come visto per la Blefaroplastica Nano  Ablativa, avremmo un accorciamento con aumento di spessore della parte trattata.
    Ogni giorno nella sede SIMECNA i medici che praticano il "Metodo Fippi" eseguono le tecniche d'intervento.
    macchie cutanee 2Una volta escluse dal trattamento tutte le lesioni a rischio, potremo trattare allo stesso modo sia le iperpigmentazioni epidermiche
     sia quelle dermiche.
    La sola differenza consisterà nel fatto che le iperpigmentazioni dermiche dovranno essere ritrattate per un numero di volte proporzionale alla loro profondità.
    Infatti, se insistessimo fino a veder sparire la macchia, produrremmo degli antiestetici avvallamenti che si andrebbero a sommare a quelli che sono già presenti in molte macchie dermiche.

    Il trattamento con lo strumento per la chirurgia al plasma è estremamente semplice e di grande effetto.
    Google Map           I Corsi di Chirurgia Nano Ablativa sono sempre svolti a titolo GRATUITO 
    macchie seniliAppena finito di trattare la parte con la tecnica "Spray", effettuata con passate molto rapide a sfiorare appena la cute senza mai toccarla, vedremo la nostra macchia colorata in grigio scuro per il carbonio depositato.
    Ora applicheremo sulla macchia del cotone intriso con abbondante acqua distillata e disinfettante al benzalconio in uguali proporzioni.
    Con dei delicati movimenti ad X del cotone si asporteranno i depositi carboniosi e la cute apparirà dello stesso colore di quella circostante. Se si osservano queste regole elementari si evita di arrossare la parte o peggio di farla sanguinare rovinando l'effetto voluto di una macchia che scompare senza reliquati. Nel caso in cui si dovesse vedere ancora la parte pigmentata, non dovremo insistere per evitare scalini. Ci limiteremo a intervenire di nuovo 28 giorni dopo con le stesse modalità sulla stessa parte trattata.
    La parte, dovrà essere lavata con sapone di Marsiglia, asciugata tamponando delicatamente e disinfettata con disinfettanti al benzalconio.
    Come protezione è consigliabile applicare uno strato spesso di fondotinta fluido solo sulla parte trattata per almeno due mesi.
     
    Il grosso capitolo delle macchie cutanee e delle discromie e quello che meglio fa apprezzare la Chirurgia non Ablativa.
    La sublimazione dei tessuti epidermici operata dal plasma (gas ionizzati dell'aria) e, realizzata grazie alle apparecchiature idonee, ci consente di intervenire con successo su questi inestetismi.
    La tecnica da eseguire è quella "Spray" in quanto se operassimo con la tecnica "Spot" avremmo un accorciamento con aumento di spessore della parte trattata.

     
    LE IMMAGINI presenti in questo sito SONO PROTETTE DAL NUOVO SISTEMA DI WATERMARK.
    QUESTO A CAUSA DELLE NUMEROSE APPROPRIAZIONI NON AUTORIZZATE DAL DETENTORE DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE.

    Il trattamento con la chirurgia al plasma è estremamente semplice e di grande effetto.
    Appena finito di trattare la parte con la tecnica "Spray", effettuata con passate molto rapide a sfiorare appena la cute senza mai toccarla, vedremo la nostra macchia colorata in grigio scuro per il carbonio depositato.
    Si provvederà quindi a togliere il deposito carbonioso con estrema delicatezza.

     

     

    Accumulo CheratinaPer le discromie da mancanza di melanina, che si osservano spesso in persone che esagerano con l’esposizione al sole la soluzione non è semplice come per le macchie scure. In effetti, qualsiasi trattamento praticato in una zona priva di melanina e di melanociti sarebbe un "flop". Trattando le macchie scure, se asportando il deposito carbonioso ci si dimentica di una piccola parte iperpigmentata ai margini, si ha la quasi certezza che la macchia si riformi tal quale. 

    Da questa semplice osservazione è nata la tecnica per trattare le perdite di melanina da eccessiva esposizione solare e in patologie quali i nevi di Sutton e alcune forme di vitiligo.
    La tecnica consiste nel creare una corona circolare nella periferia della macchia bianca, allargandoci a coinvolgere anche la cute circostante dove sono presenti i melanociti fisiologici. 
    Dato che la parte bianca anche se trattata resterebbe tale, creando una lesione al confine con la cute sana, si ottiene un’epitelizzazione concentrica che al controllo ci permette di apprezzare il risultato quasi incredibile nel trattamento di queste lesioni.
     

    Un esempio dei risultati che potremo ottenere li vediamo in questa foto (foto 1) prima del trattamento di una lesione mista.

     

    Risultato (foto 2) un anno dopo l’asportazione della iperpigmentazioni e della cheratosi nonostante la paziente si fosse esposta ogni giorno al sole per tutta l’estate.
    Nevo di Sutton Prima del trattamentonevo di Sutton (foto 3) prima del trattamento a “spray” con coinvolgimento della cute sana circostante la zona priva di melanina.
    Dopo la prima seduta a distanza di due mesi
    Ripigmentazione dai bordi (foto 4), si deve lasciare un piccolo “Ring” intorno alla formazione nevica centrale in quanto sconsiglio di esportarla essendo destinata ad essere riassorbita.
    ultima seduta, si lascia sempre un anello non trattato intorno alla formazione nevica (foto 5) Aspetto della lesione dopo l’ultima di tre sedute con ancora i depositi carboniosi sulle aree acromiche residue.
    Animazione per osservare le fasi di ripigmentazione del neo di sutton.
    Quanto esposto dimostra che in chirurgia dermatologica con la chirurgia al plasma è fondamentale applicare la tecnica appropriata per ciascun tipo di intervento e un uso ragionato e creativo dello strumento ci permette di risolvere quei casi che sembrerebbero impossibili da trattare.