METODO FIPPI
I medici Gianfilippo Di Carlo, Gianluca Fatuzzo e Vincenzo Crapanzano eseguono interventi di Chirurgia Nano Ablativa ideata dal Dottor Fippi
La Chirurgia Nano Ablativa nasce nel 1989 da una intuizione innovativa del dottor Giorgio Fippi dettata dall’esigenza di intervenire su alcune patologie cutanee e inestetismi, senza ricorrere a tecniche cruente,evitando il rischio connesso agli interventi condotti con la chirurgia tradizionale.
"Chirurgia non Ablativa" è una definizione antitetica (ossimoro) data dal suo ideatore a una Tecnica Innovativa che ha rivoluzionato la Chirurgia Dermatologica e l'Estetica.
Viale della Marina 9 - Lido di Roma  tel. 0656324836                  
 
Acne Attiva Blefaro Capillari Cicatrici Cisti Sebacee Nei e fibromi   Aumenti volumetrici Macchie Pelle
 
Xantelasmi  Asp. Tatuaggi   Raccomandazioni mediche
 
 
capillari naso no laser

 CHIRURGIA NON ABLATIVA NEL TRATTAMENTO DI TELANGECTASIE E VENULE

Dopo numerosi anni di ricerca e di esperienze cliniche positive è stato presentato al Primo Forum Intersocietario di Flebologia e Patologie di Confine tenutosi a Roma il 15, 16 e 17 Marzo 2012.
Le teleangiectasie, così come alcuni vasi di calibro superiore, possono essere trattate, oltre che con la classica terapia sclerosante, sia con il laser sia con la radiofrequenza.
Alcune teleangiectasie estremamente sottili, sono difficili da incannulare per cui spesso l’angiologo, inietta la soluzione sclerosante intorno ai piccoli vasi, ottenendo così l’effetto sclerosante anche sui capillari sani circostanti.
Anche i vari tipi di laser (Argon, Erbium ecc.) presentano alcuni inconvenienti: formazione di crosticine nei punti di Spot, capillare trattato di colore scuro a causa del sangue coagulato, area trattata acromica per distruzione dei melanociti e, ultimo inconveniente da non trascurare, il costo iniziale dello strumento e della sua manutenzione.
capillari dilatati sul visoOggi, grazie a un nuovo strumento portatile per la chirurgia al plasma è totalmente wireless, completamente autonomo perché alimentato a batterie, siamo in grado di trattare le teleangiectasie facendone collabire le pareti e, svuotandole del contenuto ematico, eviteremo di lasciare tracce del nostro intervento.
Tutto questo senza far sanguinare la parte e senza penetrare la cute, toccandola appena ai lati del vaso che scomparirà senza sanguinamento.

Altro vantaggio è di non dover utilizzare elettrodi di massa da applicare sul paziente o occhiali protettivi per l'operatore.
Si possono ottenere risultati splendidi per il fatto di intervenire solo sui vasi sofferenti, risparmiando quelli sani circostanti.
Normalmente con Laser e Radio bisturi si programmano degli Spot a potenza ben definita per ottenere un certo risultato.
Ricordiamoci che i Joule sono Watt al secondo e che a parità di Energia impostata sui nostri Apparecchi, otteniamo risultati totalmente diversi al variare dei due fattori, tempo e potenza (millisecondi e Watt).
capillari sul viso.jpgInfatti, per utilizzare un'energia, per fare un esempio semplice, di 10 Joule possiamo impostare sia una potenza di 10 Watt per un secondo sia una potenza di 1 Watt per dieci secondi.
Risulta evidente che gli effetti sui tessuti saranno totalmente diversi per ciascuna programmazione che risulta sempre di 10 Joule.
E' proprio la non invasività del nostro piccolo manipolo, senza fili e senza pedali da azionare, data la sua portabilità, il fatto di non essere collegato alla rete elettrica, il generare “Packet” a entrata progressiva, il non utilizzare elettrodo di massa, il ridotto disagio per il paziente, che lo rende unico nel suo genere.
Nato per la distruzione selettiva di piccole zone di tessuto adiposo, è insostituibile per trattare le teleangiectasie.
La tecnica prevede di agire in senso centripeto rispetto alla circolazione ematica all’interno del vaso.
Si posizionerà il puntale idoneo per calibro lateralmente al vaso, senza scalfire minimamente la cute, mai sul decorso del vaso.
Il puntale non deve assolutamente entrare nel vaso.
In questo modo si otterrà una coaptazione del capillare che si svuoterà del suo contenuto ematico, permettendo di ottenere un risultato immediato.
 
Terminato di trattare tutto il decorso del vaso, si potrà coagulare infiggendo il puntale agli estremi del vaso appena collassato e in alcuni casi lungo tutto il suo decorso.
In caso di teleangiectasie di diverso calibro presenti in una determinata zona, si inizierà sempre da quelle di calibro minore.

Grossi capillari ectasici del naso, una volta determinato il verso di scorrimento del sangue in essi contenuto, procedendo come già detto in senso centripeto, si faranno svuotare agendo al lato sia a destra sia a sinistra, procedendo a zig zag.

I risultati sono eccellenti: scomparsa immediata del vaso e assenza di discromie.
Appena terminato vedremo scomparso il vaso e dei minuscoli puntini bianchi sulla cute ai lati del vaso dovuti al puntale appoggiato sulla pelle trattata con una crema anestetica applicata per evitare che il paziente si muova anche al solo contatto con il puntale spento.
 
Ricordiamo di avvertire il paziente che un eventuale depressione lungo il decorso del capillare trattato è dovuta non all’intervento in se quanto piuttosto alla compressione esercitata dal vaso sui tessuti circostanti nei mesi e anni precedenti l’intervento.

Nel caso di angiomi piani si effettueranno delle micro coagulazioni sui vasi circostanti in senso centripeto come se si intervenisse su delle teleangiectasie.

Intervenire sempre appoggiando delicatamente un puntale possibilmente arrotondato per creare un valido contatto elettrico senza penetrare mai nella cute perché si avrebbe quel sanguinamento che in Chirurgia non Ablativa deve sempre essere evitato.
Se si sono osservate scrupolosamente queste semplici regole, il risultato sarà eccellente.
 
angiomi-visoRicordare sempre di far disinfettare con benzalconio e non usare cerotti, anche se la cute non ha sanguinato.

Non stirare la pelle della zona e non strofinare lavando o asciugando la parte.

Anche il lago venoso delle labbra si dovrà trattare senza penetrare con la sonda, agendo prima ai lati per poi portarsi a spirale verso il centro.

Nei tre fotogrammi: prima, appena terminato e al controllo.
Da sottolineare che le telangectasie, con questa tecnica, si possono trattare durante l’estate, senza applicare protezioni solari o cerotti.
Il paziente finita la seduta può andare al mare ed esporsi al sole senza problemi.
 
 
 
angioma fronte Ecco un caso davvero difficile da trattare. La tecnica: si opera agendo in senso centripeto rispetto alla circolazione ematica all’interno del vaso.
Si posizionerà il puntale idoneo per calibro lateralmente al vaso, senza scalfire minimamente la cute, mai sul decorso del vaso.
Il puntale non deve assolutamente entrare nel vaso.
In questo modo si otterrà una coaptazione del capillare che si svuoterà del suo contenuto ematico, permettendo di ottenere un risultato immediato.
Terminato di trattare tutto il decorso del vaso, si potrà coagulare infiggendo il puntale all’inizio e alla fine del vaso appena collassato.
In caso di teleangiectasie di diverso calibro presenti in una determinata zona, si inizierà sempre da quelle di calibro minore.
angioma cavernoso fronteI risultati sono eccellenti per quanto riguarda la totale assenza di discromie.
Ricordiamo sempre di avvertire il paziente che un eventuale depressione lungo il decorso del capillare trattato è dovuta non alla tecnica ma alla compressione esercitata dal vaso sui tessuti circostanti nei mesi ed anni precedenti l’intervento.
Per gli angiomi sessili senza vasi a raggiera, si utilizza una punta sferica portando a spianare la lesione per contatti coagulanti a strati.
In questo caso, visto che non dovremo coinvolgere i tessuti sottostanti con del calore, pena un eventuale sanguinamento, utilizzeremo una potenza di circa 40 watt con una punta sferica da tre millimetri con un treno d’onda coagulante, oppure ricorreremo ad uno strumento con potenza maggiore.
In alcuni casi, infiammazione o sanguinamento da trauma, conviene legare l’angioma alla base con della treccia di seta da sutura.
Non utilizzare mai fili sintetici o catgut in quanto con il calore tendono a squagliarsi .
È sempre preferibile intervenire successivamente per finire l’intervento piuttosto che suturare con punti la lesione rischiando che si veda che la parte è stata trattata chirurgicamente.
Il paziente userà il solito disinfettante al benzalconio ed eviterà assolutamente creme e cerotti.
Il viso potrà essere lavato con acqua e sapone di Marsiglia evitando di strofinare la parte durante l’asciugatura che dovrà essere effettuata per tamponamento.
 
angioma capillare visoTutto questo senza far sanguinare la parte e senza penetrare la cute, toccandola appena ai lati del vaso che scomparirà senza sanguinamento. 
Anche il fastidio per il paziente è ridotto al minimo grazie al fatto che lavoriamo a potenza progressiva e non con il tipo tutto o niente come avviene con il laser e il radio bisturi.
Altro vantaggio è di non dover utilizzare elettrodi di massa da applicare sul paziente o occhiali protettivi per l'operatore. Si possono ottenere risultati splendidi per il fatto di intervenire solo sui vasi sofferenti, risparmiando quelli sani circostanti.
 
angioma_capillare viso dopo OFF: perfetto!
Nel caso di angiomi piani si effettueranno delle micro coagulazioni sui vasi circostanti in senso centripeto come se si intervenisse su delle teleangiectasie.
Quindi sempre rigorosamente senza penetrare la cute, pena un notevole sanguinamento che in alcuni casi risulta difficoltoso arrestare.
Se si sono osservate scrupolosamente queste semplici regole, il risultato sarà eccellente.
Ricordare sempre di far disinfettare con benzalconio e non usare cerotti, anche se la cute non ha sanguinato.  Non stirare la pelle della zona e non strofinare lavando o asciugando la parte.
Molto spesso capita di dover intervenire su un paziente in cui sono presenti diversi tipi di lesione.
 
lago_venoso del labbroAnche il lago venoso delle labbra si dovrà trattare senza penetrare con la sonda, agendo prima ai lati per poi portarsi a spirale verso il centro.
Nei tre fotogrammi: prima, appena terminato e al controllo.
Da sottolineare che le telangectasie, con questa tecnica, si possono trattare durante l’estate, senza applicare protezioni solari o cerotti.
Il paziente finita la seduta può andare al mare ed esporsi al sole senza problemi.
 
Per ciascuna situazione dovremo utilizzare il tipo di apparecchio idoneo al miglior risultato estetico.  I capillari verrebbero malissimo con laser e felc, mentre fibromi, nei e cicatrici verrebbero male con il tagliente o il radiobisturi